lunedì 18 marzo 2024

Pere al vino rosso speziato


Il 19 marzo è la festa del papà, quindi perché non preparagli un dolcino o qualcosa di buono che può gradire particolarmente?

La rubrica Light and tasty è sempre molto attenta alle festività e per questo abbiamo pensato di darvi qualche idea veloce da preparare il giorno giusto... già perché so che la "vera festa" con abbuffata, regali, bacini e tanti abbracci l'avete già fatta ieri, io vi conosco!!!!

Comunque domani lo potete festeggiare a sorpresa, vedrete che ne sarà entusiasta!

Ho pensato ad un veloce dessert a base di frutta, le classiche pere al vino rosso, che hanno un colore unico e un  profumo paradisiaco, se poi aggiungete 1 pallina di gelato sono sicura che lo conquisterete!

Ho preso spunto da questa ricetta nel blog della Giuly qui, ma con qualche leggera variazione.

 Alla prova!


Ingredienti

500ml di vino rosso (Gutturnio doc)
4 pere non troppo mature
200g di miele
succo di 1 arancia
2 stelle di anice
4 chiodi di garofano
1 stecca di cannella
scorza di arancia
scorza di limone
vaniglia (1/2 bacca)
gelato alla crema
cannella in polvere

In una casseruola alta non troppo larga (deve coprire le pere) inserire il vino rosso, le spezie (anice stellata, cannella, chiodi di garofano, vaniglia) e le scorze degli agrumi, chiudere con il coperchio e attendere 6 ore, o anche 1 notte. 

Sbucciare le pere, tagliarle  a metà nel senso della lunghezza lasciando il picciolo, rimuovere il torsoli con uno scavino da melone, o un cucchiaino.

Aggiungere il miele al vino e il succo dell'arancia e infine le pere pelare, accendere il fuoco e mescolare facendo attenzione di non rompere le pere, ma sciogliendo il miele. 
Cuocere finché saranno morbide ma ancora consistenti, in tutto 12-15 minuti al massimo. Se le pere risultano ben colorate, toglierle e posizionarle in un contenitore chiuso (tipo Tapperware), se non ancora ben colorate lasciare in ammollo a fuoco spento e poi metterle nel contenitore.

Rimettere il vino sul fuoco, e ridurre sul fuoco fino a renderlo sciropposo.

Al servizio, scaldare la riduzione, posizionare sul piattino la pera, mettere una pallina di gelato alla crema nell'incavo e con un cucchiaino bagnare con la riduzione calda. Spolverizzare con cannella in polvere.


Ecco le altre proposte per festeggiare i papà!


Carla Emilia: Insalata di lingua 

Catia: Dessert alla crema e caffè con biscotti al cioccolato 

Cinzia: Tiramisù al caffè light 

Milena: Frittatine con cuori di barbabietola rossa  

sabato 16 marzo 2024

Cappellacci agli asparagi



E inizia una nuova avventura! Sono felice di annunciarvi l'inizio di un nuov appuntamento che uscirà il 16 di ogni mese e in cui si tratterà di pasta!  Il suo nome è LA PASTA é MAGIA!
Pasta fresca, fatta a mano, che potrà essere ripiena oppure farcita, ma anche pasta secca, sia prodotta da noi che acquistata, ma condita con dei super sughi, così da strabiliarvi sotto ogni punto di vista!
Ci siamo unite in un gruppo di foodblogger piccolo ma affiatato ed abbiamo messo le basi di questa rubrica, Daniela, Milena e Natalia, ed ora assieme partiamo!

Ho iniziato con la pasta ripiena, tipica della mia regione e a cui sono molto affezionata, l'impasto è con farina di grano tenero 00, bagnata con le uova, so che  solitamente il dosaggio è 1 uovo per 100g di farina, ma io tendo a mettere meno uova (2 su 300g), invece aggiungo un poco di olio, consiglio di mia nonna, che rende l'impasto quasi setoso. Quanto al ripieno ho osato con il mascarpone e la ricotta, per renderlo più ricco e cremoso, gli asparagi solo saltati direttamente in padella giusto per rinforzare il sapore, non amo utilizzare verdure lesse nei ripieni. Questa è una mia interpretazione dei cappellacci e  se li proverete fatemi sapere se vi sono piaciuti!

Ed ora ...Mani in pasta!



Ingredienti per 4 persone
(80 cappellacci)

200g di mascarpone

200g di ricotta

400g di asparagi

1 scalogno 

80g di Parmigiano grattugiato

sale

olio evo

1 cucchiaino di concentrato di pomodoro

burro

300g di farina 00

2 uova

1 cucchiaio di olio

sale

Iniziare a preparare la farcia: lavare e mondare gli asparagi, tagliarli a tocchetti tenendo in disparte le punte.  Preparare un soffritto con olio evo (2 cucchiai) e scalogno ben tritato, unite i pezzetti di asparagi (non le punte), salate e pepare e cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti con coperchio, unendo un poco di acqua se ce ne fosse bisogno (non devono asciugare troppo ma nemmeno essere immersi in acqua). Spegnere far raffreddare e poi frullare.

Unire il mascarpone con la ricetta il formaggio e gli asparagi, mescolare accuratamente formando una crema, aggiustare di sale.

Preparare il sugo: sciogliere 50g di burro in una padella, unire le punte di asparagi, il concentrato di pomodoro, sciolto in 1-2 cucchiai di acqua, salare e  cuocere a fuoco vivace per qualche minuto. Le punte non devono essere troppo cotte, devono rimanere croccanti in questo sughetto rosato. Spegnere e lasciar raffreddare.

Preparare i cappellacci: fare  la fontana con la farina, inserire le uova, un pizzico di sale e l'olio, mescolare le uova all'interno con una forchetta  e poi iniziare a raccogliere la farina dall'interno e  impastare a mano (se fosse troppo dura unire un cucchiaio di acqua). Continuare l'impasto con i palmi aperti per una decina di minuti fino a quando la pasta schiocca! 

Fra riposare per trenta minuti a temperatura ambiente avvolto da pellicola per alimenti.

Con la macchinetta oppure con il mattarello, tirare la sfoglia sottile con la macchinetta all'ultimo foro e poi tagliare dei cerchi con un coppapasta rotondo diametro 8 cm. 

Mettere su ogni cerchio di impasto 1 noce di farcia e poi formare i cappellacci, prima chiudendo i cerchio a mezzaluna e poi avvicinando le due punte e premendo.


Disporli su di un vassoio ricoperto da una tovaglietta pulita (io lo preferisco allo spolvero con farina di riso o alla carta forno, in quanto il tessuto assorbe leggermente l'umidità aiutando ad asciugare il raviolo/cappellaccio). E' possibile congelarli su vassoi e poi dopo 2 ore riporli in sacchetti. Si conservano per 2-3 mesi in freezer.

Far bollire una pentola con acqua salata, al bollore abbassare il fuoco ed immergere i cappellacci, appena torna a bollire l'acqua, attendere un paio di minuti (se sono congelati 4-5 minuti). Per essere certi della cottura si consiglia un assaggio. Scolare con mestolo forato, facendo attenzione a non scolarne troppi per volta e passarli nella padella con il sugo riscaldato, saltarli velocemente e servire con parmigiano grattugiato (a piacere).



Ecco le proposte delle colleghe-amiche di La pasta è magia!

Daniela: Tagliatelle al cacao con gorgonzola e noci  

Milena: Crusetti (Croxetti) liguri con pesto di pinoli  maggiorana 

Natalia: Tagliatelle con crema di piselli nell’impasto 

lunedì 11 marzo 2024

Roast beef di cavallo al microonde

Oggi Light and tasty si concentra non tanto sulle ricette ma i metodi di cottura. 

Ultimamente si legge sempre più di metodi di cottura alternativi quali slow cooker, friggitrici ad aria, sous vide, ognuno di questi ha caratteristiche ben definite, con pro e contro, siamo noi a doverle valutare scegliendo il meglio a seconda del prodotto da cuocere e del risultato che vogliamo ottenere.

Ho voluto puntare sul microonde, un elettrodomestico che ormai abbiamo tutti da tanti anni ma che spesso non viene usato per cucinare, ma solo per riscaldare, cosa che effettivamente fa molto bene. Anch'io non mi discosto, ma negli anni ho messo a punto qualche ricetta e il roast beef è un mio cavallo di battaglia. Naturalmente il punto forte di questa scelta è il tempo ridotto di cottura mantenendo però un  buon sapore e una buona consistenza, in 20 minuti si prepara un buon secondo piatto, che ci salva 2-3 pranzi o cene ...direi che non è poco!

Bisogna però valutarne la cottura in base ai propri gusti, tenendo presente che 1kg di carne: ben cotto 18 minuti, al sangue 14 minuti.

Per quanto riguarda la scelta della carne sicuramente il manzo è quello più apprezzato, questa volta ho proposto il cavallo, prima di tutto per problemi di anemia di mio figlio e poi perché le origini piacentine si sentono!

E già forse voi non lo sapete ma la carne di cavallo, il cui uso è senza dubbio antica, viene consumata spesso a Piacenza, dove ci sono diverse ricette tipiche come la tartare o la picula (quest'ultima è addirittura stata insignita  della De.CO.). L'uso di questa carne è caratteristico della cucina locale come anche nel Salento, a Napoli e a  Parma.

Molti ritengono che il consumo di carne di cavallo sia legato al fatto che Piacenza in passato fu città di caserme e che i cavalli al seguito degli eserciti, esaurita la loro attività, fossero venduti ed abbattuti, non so se questo sia vero, ma sicuramente è un tipo di carne molto utilizzato, ecco la ricetta:


Ingredienti

800g di carne di cavallo (costata)

olio evo

rosmarino, salvia

sale e pepe




Legare il pezzo di carne con spago per arrosti, mettere qualche foglia di salvia e/o rametto di rosmarino e poi insaporire con sale e pepe, massaggiando bene la carne.

Scaldare sul fuoco 3-4 cucchiai di olio in una pirofila adatta al microonde, quando l'olio risulta ben caldo mettere la carne a rosolare su tutti i lati, schiacciandola con una paletta così da far avvenire la reazione di Maillard, per circa 6-8 minuti (tenendo conto di tutti i lati).

A questo punto coprire con coperchio e cuocere al micronde impostando 600watt di potenza, per 15 minuti Cottura rosata, se preferite al sangue 12 minuti. Lasciare raffreddare.

Tagliare con affettatrice, sul n.2. Riunire il fondo di cottura in una ciotolina da portare in tavola assieme al roastbeef affettato.

Personalmente ci piace piuttosto cotta e quindi cuocio per 15-16 minuti (dipende dal peso),  inoltre questa cottura mi è consona per poter conservare la carne per 4-5 g in frigorifero (senza affettarla) in sottovuoto.

Ecco altre proposte con cotture alternative:

Carla Emilia: Frittata di porri e tagliolini  

Catia: Focaccia dolce cotta in friggitrice ad aria  

Cinzia: Pane di grano saraceno e semi cotto in friggitrice ad aria 

Claudia: Salmone cotto a bassa temperatura 

Daniela: Pizzette in padella  

Milena: Tortini con confettura di susine  in friggitrice ad aria  

venerdì 8 marzo 2024

Ziti spezzati con polpettine


Oggi vi lascio un primo piatto, ma che sarebbe meglio considerare un piatto unico visto la ricchezza degli ingredienti, è tipico del sud Italia. Vi sono tante versioni, pugliese, napoletana, siciliana, personalmente non sono così preparata da capirne le differenze, so solo che sono tutte buonissime.

Qui ho utilizzato la carne di tacchino, ma potrebbe essere bovino, vitello o anche pollo, un mix, come desiderate, quanto al sugo di pomodoro deve essere bello abbondante così da avvolgere ed entrare nei tubi degli ziti. Una piccola precisazione sul formato di pasta, gli ziti,  sono un formato di pasta di semola grano duro, tubolare, liscia e lunga circa 25 cm, che prima di essere cotta veniva spezzata a mano, ma può essere anche cotta intera e poi passata al forno. Ed ora una piccola curiosità sul nome; pare che la parola ziti deriva dal dialetto napoletano e significa “sposa” o “fidanzata”. Gli ziti vengono chiamati in questo modo poiché erano una tipologia di pasta che normalmente la “zita”, ovvero la sposa, cucinava al marito il giorno delle nozze.

Ma passiamo alla ricetta...

Ingredienti per 4 persone

400g di ziti
1 cipolla
400g di salsa di pomodoro
4 cucchiai di olio evo
200g di macinato di tacchino
1 spicchio di aglio
400g di passata di pomodoro
1/2 panino bagnato nel latte
1 uovo
1 scalogno
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio evo
farina
prezzemolo
peperoncino 
zucchero
sale e pepe

Preparare le polpette, unendo alla carne il pane bagnato, ben strizzato, lo spicchio di aglio tritato finissimo,  il prezzemolo tritato, l'uovo. Formare tante piccole polpette grandi come una nocciola, rotolare le polpette nella farina. Rosolarle nell'olio evo dopo aver fatto appassire lo scalogno affettato finemente.


In un'altra padella preparare il sugo, scaldare i 4 cucchiai di olio evo, soffriggere senza bruciare la cipolla tritata, un poco di peperoncino (quantità a piacere) e infine la salsa di pomodoro

Lasciare cuocere per 30 minuti regolando di sale, pepe, un pizzico di zucchero. Unire le polpette e cuocere ancora una decina di minuti aggiungendo un poco di acqua se necessario. 

Nel frattempo far cuocere gli ziti, scolare al dente, e mettere nel sugo facendo mantecare il tutto a fiamma vivace. 

Con questa ricetta partecipo ad ABC - Un mondo di ingredienti, sarà l'ultima ricetta visto che con il 10 marzo finiamo questa prima parte, e l'ultima ricetta non poteva che ritornare in Italia, proprio come la prima, da dove sono partita! 

Z di ziti per Abc - un mondo di ingredienti e si ritorna in Italia!