lunedì 28 settembre 2015

Cipolle al forno ripiene di ricotta e zucca


Buon Lunedì, oggi la rubrica Light and tasty parlerà di ricotta!
Prima di tutto devo sottolineare che la ricotta non è un formaggio, come molti potrebbero pensare, ma fa parte della categoria "prodotti lattiero caseari freschi", infatti viene preparata con il siero del latte che si ottiene dalla produzione di formaggio.
Può essere più o meno umida, dipende dal grado di scolo, e più o meno grassa (a volte capita che i casari aggiungano panna), per me è sempre buonissima.
In casa mia non manca mai, e spesso la uso nelle preparazioni, grazie al suo basso apporto di calorie (naturalmente se non vi è stata l'aggiunta di panna!).
La utilizzo sia nelle preparazioni dolci sia in quelle salate, come nel caso di queste cipolle ripiene.
Il ripieno richiama quello dei tortelli di zucca mantovani, ma mancano amaretti e mostarda. Se volete, vi consiglio di aggiungerli, io li preferisco così, ma è sempre una questione di gusto!
Ecco la ricetta!



Ingredienti per 2 persone

2 cipolle bianche
150g di zucca
120g di ricotta
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
4 cucchiaino di olio evo
sale
noce moscata





Pelare le cipolle, tagliarle a metà in modo da ottenere due semisfere, cuocerle a vapore (io nel bimby: 1l di acqua, varoma vel.1 per 25 minuti).

Nel frattempo mondate la zucca e tagliatela a cubetti, passarla con due cucchiaini di olio evo in padella, per 10-15 minuti (dipende dalle dimensioni dei cubetti), aggiungendo un poco di acqua se si asciugassero troppo. Aggiustare di sale.

Quando le cipolle risultano cotte togliere l'interno in modo da ottenere delle piccole ciotole di verdura, con un pezzetto di cipolla chiudere il buchetto sul fondo. Cospargere con qualche granellino di sale.

Mettere nel boccale del frullatore: la zucca cotta, la ricotta, il formaggio, ancora un pizzico di sale e la parte centrale delle cipolle, azionare in modo da formare una crema.

Con l'aiuto di un sac a poche con bocchetta a stella, riempire le cipolle, dopo averle posizionate in una teglia di ceramica da fondo, cosparsa del restante olio a cui va aggiunto 1 cucchiaio di acqua.

Grattugiare la noce moscata sulla superficie.

Cuocere in forno ben caldo, a 180°C, per 20 minuti circa (controllare che la superficie inizi a colorarsi).

Andiamo a vedere le altre proposte a base di ricotta...


Torta di zucca, zucchine e riso di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Pancakes ricotta, pere e cannella col Bimby di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Linguine al farro con ricotta, limone e timo di Consuelo del blog I biscotti della zia

Pomodorini con ricotta e salsa di olive di Daniela del blog Mani in pasta quanto basta

Pasta integrale con crema di ricotta e pistacchi di Tania del blog Cucina che ti passa

domenica 27 settembre 2015

Budino al caffè con lingue di gatto aromatizzate




Sono davvero tanti anni che non cucino più un budino, è stato il mio primo amore all'età di 8-9 anni, il primo dolce che ho preparato da sola, senza che nessuno mettesse becco o intervenisse.
Mi è rimasto nel cuore, neanche a dirlo!
Allora era il mio modo per "sentirmi grande" e soprattutto fare la felicità dei miei amichetti che venivano a giocare.
La passione mi è rimasta come ben vedete e ci voleva proprio il nostro viaggio in Ecuador per riprovare la mia vecchia ricetta.
L'idea di proporre un budino al caffè per questo paese, che è tra i maggiori produttori di questo prodotto, mi è venuta scartabellando in questo super archivio (qui ), non ho seguito però questa procedura, ma quella di "casa mia", a cui ho voluto abbinare anche degli sfiziosi biscottini: le famose lingue di gatto, a cui ho aggiunto un poco di caffè in polvere.
Anche questa ricetta era presente sul sito citato in precedenza (qui), l'ho personalizzata  con l'aggiunta  l'aroma.
Ecco le ricette....


Per 6 budini mono porzione

500ml di latte
4 tuorli d'uovo
6 cucchiai di zucchero
2 cucchiaini di cacao amaro
2 cucchiai colmi di farina
1 cucchiaio colmo di caffè solubile

lingue di gatto
50g di burro a pomata
50g di farina
40g di zucchero
1/2 cucchiaino di caffè



Scaldare il latte fino a circa 70°C, unire il caffè.
Montare i tuorli con lo zucchero, aiutandosi con un frullatore, fino ad avere un composto ben gonfio e spumoso, unire poi farina e cacao setacciati e continuare a montare con le fruste.
Aggiungere il latte caldo a poco a poco, sempre montando.
Passare tutto nel polsonetto e rimettere sul fuoco fino a raggiungere il bollore.
Distribuire in monoporzioni di alluminio bagnate con acqua.
Mettere in frigo per 1 notte.



Preparare le Lingue di gatto:
montare il burro con le fruste  e lo zucchero, aggiungere a poco a poco la farina. Aggiungere il caffè e solo dopo incorporare 1 albume non montato, mescolare bene fino ad ottenere un composto ben liscio. Inserire il tutto in un sac a poche con bocchetta liscia diam 1,5cm  e formare delle strisce  su carta forno.
Cuocere in forno già caldo per 7 minuti a 180°C.










Il giorno successivo servire i budini con i biscotti aromatizzati e un bel ciuffo di panna montata!









Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la Q -sta per Quito (Ecuador, America ) - ed è ospitata da Alessandra del blog Ricette di cultura

venerdì 25 settembre 2015

Tortine frangipane alle nocciole e Nergi


Questa sera un dolcetto fa capolino in questo blog.
Come sapete preferisco preparare piatti salati, ma la golosastra che è in me predilige i dolci, quelli casalinghi, quelli rustici, da credenza, quelli ottimi per la colazione e la merenda, ma che si possono servire anche ad un fine pasto, non forse per un pranzo di gala però!
Il frangipane è una crema utilizzata per la copertura di una torta, solitamente è a base di mandorle,  che ricopre una base di frolla farcita con frutta fresca o confettura.
Ho pensato di realizzarla alle nocciole, nocciole gentili del Piemonte, proprio come il Nergi, stessa regione d'origine, ero sicura che assieme avrebbero fatto faville!
Le informazioni utili al baby kiwi, edibile al 100%, le potete trovare in questo post, dove propongo anche una ricetta salata...
Ma ora passiamo alla ricetta...

Ingredienti per 4 tortine diam 12cm

Impasto base
200g di farina debole
100g di zucchero a velo
90g di burro freddo a tocchetti
2 tuorli
un pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia
un cucchiaio di acqua fredda
Farcitura
8 Nergi
8 amaretti
2 uova intere
2 cucchiai di nocino (il liquore)
100g di zucchero
100g di nocciole

zucchero a velo


Impastare la farina e burro, sfregare i pezzetti di burro con la farina facendo attenzione che le mani ben fredde, quando si sarà formato il composto sabbiato, aggiungere il sale, lo zucchero e i tuorli sbattuti e i semi delle bacca di vaniglia.

Impastare velocemente, aggiungendo se ce ne fosse bisogno l'acqua ben fredda.

Avvolgere in carta forno e raffreddare per almeno 1 ora in frigorifero.

Dopo aver tolto dal frigo la pasta, manipolarla un poco per renderla ben plastica, con il mattarello preparare una sfoglia di 1/2 cm di spessore.

Foderare le teglie piccole diam. 12cm (le mie sono antiaderenti e visto il quantitativo di burro della ricetta non le ho imburrate).

Forare la base con i rebbi di una forchetta  la base.

Farcire con i Nergi affettati e ricoprire con un amaretto sbriciolato, precedentemente bagnato nel liquore, ogni crostatina.

Preparare la frangipane: frullare le nocciole dopo averle raffreddate in freezer (metodo utile per evitare che l'olio all'interno si separi), unire le zucchero, le uova sbattute e gli amaretti sbriciolati, amalgamare bene la crema.

Versare la crema sulle tortine, già farcite con i Nergi.

 Cuocere in forno già caldo, a 180°C per 20-25 minuti, funzione lievitati.

Raffreddare prima di sfornare, cospargere con zucchero a velo.



Se volete qualche informazioni in più sul Nergi, frutto - novità, andate a leggere
  qui

martedì 22 settembre 2015

Croissants francesi per l'MTC


E siamo a 50, sì, 50 sfide MTC, e come festeggiamo? No, non solo con il giubileo, con una ricetta favolosa: Le croissant.
Con questa prova siamo come tornati alle origini, questo mese l'MTC è una scuola di cucina. ma una di quelle serie!!!
Preparare i croissant è stata una vera sfida, prima di tutto con noi stessi, non è facile come preparazione, ha tanti passaggi e tanti "tempi morti" di raffreddamento e di lievitazione, per chi lavora organizzarsi era d'obbligo!
Eppure è andata benissimo e, al primo tentativo, è stato un successo,  tutto grazie alla ricetta precisa e collaudata di Luisa !
Mi ero già cimentata nell'impresa croissants, tanti anni fa, ottenni un buon prodotto, ma niente a che vedere con questo, grazie Lu!
Li ho farciti con crema al pistacchio di Bronte e decorati con granella, un gusto a cui non so rinunciare!

Le Croissant





Ingredienti per 10 croissants

400 g farina 00, W330 (Molino Dallagiovanna, pacchetto verde)
220 ml latte
40 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
30 g zucchero
12 g lievito di birra
9 g sale

200 g burro per sfogliatura

50g di zucchero e 50g di acqua per la lucidatura

crema al pistacchio e granella
Da blog MTChallenge credits by Daniela

Sciogliere il lievito di birra con 100ml di latte alla temperatura di 30°C
In una ciotola sciogliere lo zucchero e  il sale con il latte .
A parte setacciare la farina e poi unire entrambi le preparazioni, senza dimenticare il burro.
Impastare senza però lavorarlo eccessivamente, meglio che la maglia glutinica non si formi (un impasto troppo forte con rischi di rottura durante la sfogliatura).
Assottigliare l'impasto (3-4 cm), dare una forma a quadrato e mettere in frigo dopo aver avvolto in pellicola.

Far riposare almeno 6 ore (io 8) e se dovesse lievitare, sgonfiare l'impasto.
Preparare il burro: dopo averlo pesato posizionarlo tra due fogli di carta forno e, con il mattarello, dare colpi in modo da renderlo plastico, sempre con il mattarello formare un rettangolo di circa 0,5 cm di spessore. Tenere in frigo fino al mento dell'uso.


Stendere l’impasto a circa 6 mm di spessore facendo in modo che sia largo poco più del panetto di butto e alto due volte l’altezza dello stesso.
Mettere il burro su una metà e richiudere a libro (vedi disegno di Daniela, grazie!).
Procedere con la piega a tre (come una specie di busta).
Ora metto il disegno troppo azzeccato, e che rende il tutto molto più semplice..

Avvolgere l’impasto in pellicola alimentare e far raffreddare in frigorifero circa 30 minuti.

Stendere il rettangolo, dapprima schiacciare con il mattarello, per evitare che di strappi, partendo dal centro verso l'alto e poi il basso, solo dopo averlo schiacciato per bene, si procede  a sfogliare muovendo il mattarello.

Avvolgere in pellicola alimentare e far riposare in frigorifero ancora 30 minuti.

Ripetere la piega a tre e il riposo in frigo.

Fuori dal frigo dividere l’impasto in due e stendere le due porzioni ad una dimensione di 26 x 34 cm con uno spessore di circa 3-4 mm ciascuna. Il piano di lavoro deve essere infarinato un pochino senza esagerare.

Sbattete l’impasto sul piano di lavoro due volte, per favorire sfogliatura, poi  tagliare dei triangoli dalla base di 11 cm, usare un coltello affilato in modo da avere dei tagli ben netti.

Mettere i triangoli su di un vassoio coprire con pellicola e mettere in frigo per 30 minuti.

Fuori dal frigo stirare leggermente la punta dei triangoli, fare una piccola incisione alla base in centro e arrotolare senza premere troppo.

Lasciare lievitare per un' ora, sempre coperti in modo che la pasta non si secchi, e poi mettere in frigo per la notte, oppure lasciare lievitare un paio di ore sempre coperti prima di cuocerli (dopo averli spennellati con un uovo sbattuto).

Se sono stati in frigo una notte, devono riprendersi per un paio di ore a temperatura ambiente.

Prima di iniziare la lievitazione, spennellare con l’uovo  intero sbattuto con 1 pizzico di sale e passato attraverso un colino a maglia fitta, il pennello deve muoversi dal centro del croissant verso l’esterno per evitare che l’uovo faccia attaccare gli strati della sfoglia.
Coprire con pellicola alimentare.

Appena prima di cuocerli, spennellare ancora con l'uovo.

Accendere il forno e nel frattempo rimetterli ancora in frigo, in modo da avere lo shock termico da freddo a caldo.


Cuocerli a forno ben caldo, a 220°C per 5′, poi abbassare a 200°C e continuare per 10-12 minuti o finchè ben dorati.
 Mentre cuociono preparare una soluzione di acqua e zucchero 1:1 (50g di zucchero in 50g di acqua), far bollire e poi spennellare i croissants ancora caldi con la soluzione bollente.

Posizionare su gratella per raffreddarli.
Mentre si asciuga questa lucidatura è possibile decorarli con granella (io granella di pistacchio).

Quando ben freddi tagliare e farcire con crema al pistacchio di Bronte.

Con questa proposta partecipo alla 50 esima sfida dell'MTC:

lunedì 21 settembre 2015

Farfalle integrali con melanzane saporite



Oggi Light and tasty tratta di alimenti integrali.
Per alimenti integrali si intende letteralmente prodotti poco raffinati, solitamente si  pensa ai cereali, pasta, farine, riso, ma un altro componente interessante è anche zucchero.
L'alimento integrale, nella maggior parte dei casi, risulta nutrizionalmente migliore, poiché presenta un maggiore contenuto di fibra alimentare, sali minerali e anche vitamine.
minerali.
Le fibre svolgono effetti importanti dal punto di vista nutrizionale, infatti aumentano il senso di sazietà, migliorano la funzionalità intestinale, riducono l'assorbimento di carboidrati e grassi.
Altre azioni interessanti definite da studi specifici sono la prevenzione delle patologie a carico del colon-retto e la riduzione del rischio cardiovascolare.
Quindi cerchiamo di consumare sempre più alimenti integrali, un vero toccasana per la nostra salute!

Ingredienti per 2 persone

150g di pasta integrale (io, farfalle)
1/2 melanzana grande
2 cucchiai di yogurt greco magro
2 cucchiaini di capperi salati
sale
paprica dolce
peperoncino piccante
origano
olio evo

Affettare la melanzana dello spessore di circa 5mm, posizionare le fette sulla leccarda del forno dopo averla foderata con carta forno, condire le fette con sale, origano, paprika, peperoncino piccante, finire con un goccio di olio (1 cucchiaino).
Mettere in forno a 200°c per 14 minuti, dopo 7 minuti girare le fette.
Nel frattempo fate bollire abbondante acqua salata e cuocete la pasta secondo le informazioni che trovate sulla confezione.
In una zuppiera inserire lo yogurt e poi aggiungere i capperi tritati dopo averli dissalati sotto acqua corrente.
Quando la pasta è cotta, scolare e aggiungere alla zuppiera, mescolare con cura e infine aggiungere le fette di melanzane cotte al forno tagliate a pezzetti.
Servire subito, dopo aver spolverato con un poco di paprika.

ed ora ecco le altre proposte "integrali"


Cous cous integrale con broccolata piccante di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Crakers integrali col Bimby di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Sorbetto ai fichi con zucchero integrale e fiori di lavanda di Consuelo del blog I biscotti di zia

Biscotti integrali con frutti rossi di Daniela del blog Mani in pasta quanto basta

Riso integrale alla rapa rossa e zenzero di Yrma del blog A fiamma dolce

domenica 20 settembre 2015

Cheese cake salato al prosciutto crudo e Nergi


Oggi vi propongo un antipasto speciale, una cheese cake salata, su questo blog ne trovate diverse, proprio perchè le adoro, si presentano bene, sono deliziose e di solito piacciono a tutti.
Ideale sarebbe avere dei cerchi piccoli in modo da fare monoporzioni, in questo caso ho usato un coppapasta, e quindi lo considero una porzione da 2 o 4 se si fa solo un assaggino.
Mi piace anche l'idea di servirlo insieme ai formaggi, magari al centro del piatto di portata, in modo che tutti se ne possano servire una fettina.
Il gusto del Nergi qui è azzeccato, con la dolcezza e leggera acidità compensa il grasso del formaggio e il piccante della senape; sono accostamenti particolari, vanno assaggiati.


Ingredienti per 2 persone

2 fette biscottate integrali
20g di burro
150g di formaggio spalmabile
2 cucchiai di panna da montare
3 fette di prosciutto crudo stagionato
2 cucchiai di senape di Digione
5 Nergi






Preparare la base: sciogliere il burro (io in micronde per 20 sec a 600Watt), sbriciolare le fette biscottate con un mixer, miscelare entrambi , in modo che tutte le briciole abbiano assorbito il burro.
Foderare l'interno di un coppapasta (diam 8cm) con un foglio di acetato, e posizionarlo già sul piatto da portata, mettere il composto e con il dorso del cucchiaio schiacciare bene e cercare di formare una base dello stesso spessore, mettere in frigo per un paio d'ore.
Nel frattempo si prepara la farcia: amalgamare il formaggio con la panna e la senape.
tagliare 2 fette di  prosciutto a listarelle sottili, inserire nel composto, mescolare bene.
Mettere in frigo a raffreddare per un'oretta.
Quando la base è raffreddata e ben stabile, ricoprire con un sottile strato di farcia al formaggio.
Affettare i Nergi, metterli tutti attorno alla cheese cake, a contatto con il foglio di acetato, e inserendoli nella primo strato di crema (utile a tenere in piedi le rondelle di Nergi).
Riempire completamente con la crema.
Decorare la superficie con una fetta di crudo e mezzo Nergi.
Conservare in frigo fino al momento di servire.

....e se volete qualche informazioni in più sul Nergi, frutto - novità andate a leggere
  qui

venerdì 18 settembre 2015

Insalata di tosone, culatello dop e Nergi



Questa insalata è una vera miniera di sapori, è doveroso un preambolo in modo da far conoscere gli ingredienti d'eccellenza che la compongono.
Prima di  tutto il Nergi, inizio da lui perchè lo conoscono, è la vera novità dell'autunno.
E' un frutto originario dell'Asia, un baby kiwi, dal sapore dolce e con una buccia liscia, sottilissima edibile, non è un OGM, ma è derivato dalla selezione naturale delle piante della famiglia dell'Actinidia arguta.
Viene prodotto in Italia, in Piemonte soprattutto, oltre che in Francia, Portogallo e Paesi Bassi, la stagione del raccolto va da settembre a novembre, buonissimo da consumare così, tal quale, viste le dimensioni ( assomiglia ad un'oliva) "l'effetto ciliegia " è assicurato!
Se poi parliamo del valore nutrizionale ci si meraviglia del basso contenuto calorico (52kcal/100g), associato alla dolcezza, bassa acidità, vitamine C ed E oltre a fibre e potassio.
Vale la pena di assaggiarlo!
Il culatello è un'altra eccellenza del mio territorio, un salume dal profumo irresistibile, sapido, ma non salato.
Il tosone è lo scarto del Grana Padano, nel momento in cui viene messo in forma.... mi spiego meglio:appena prodotto il Grana Padano viene messo in fascere per conferire l'aspetto desiderato, l'eccedenza viene rifilata a coltello e proprio da questa operazione nasce il nostro prodotto, che risulterà senza sale, di consistenza morbida e dal gusto intenso di latte.
L'aceto balsamico tradizionale di Modena fa da "trait d'union" tra tutti questi sapori, non ha bisogno di presentazioni, è sufficiente che sia davvero "tradizionale"ed abbia un'invecchiamento di almeno 12 anni.
Ora passo alla ricetta...


Ingredienti per 2 persone

6 fette di culatello di Zibello dop
2 fette di tosone
10 Nergi
2 fette di pane integrale
aceto balsamico tradizionale di Modena
olio evo

Scaldare una piastra a fuoco alto, posizionale le fette di pane e tostare (abbassando il fuoco) per qualche minuto. Lasciare raffreddare, eliminare la crosta e tagliare a quadretti.
Tagliare il tosone a cubetti regolari.
Foderare con due fette di culatello le coppette in cui si preparerà l'insalata.
Tagliare  in quattro pezzi i nergi e a listarelle le restanti fette di culatello.
Inserire nelle coppette rivestite: il pane, i Nergi, il culatello e il tosone.
Irrorare con un filo di olio e qualche goccio di aceto balsamico tradizionale di Modena.

....e se volete qualche informazioni in più sul Nergi, frutto - novità andate a leggere
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mercoledì 16 settembre 2015

Liquore al basilico per L'Italia nel piatto


Oggi l'Italia nel piatto parla di erbe aromatiche e di profumi di fine estate...
Questo argomento davvero "profumato" non è stato facile da svolgere per me, infatti non conoscevo qualcosa di veramente tipico del mio territorio, qui le erbe aromatiche ci sono tutte e crescono al meglio...magia della Pianura Padana!
Sfogliando poi un libro di ricette piacentine (ogni piacentino lo possiede, si intitola "400 ricette di cucina piacentina" di Carmen Artocchini) , ho scoperto un liquore a base di basilico, a me nuovo, .
Ho provato  preparalo, il risultato è un digestivo davvero interessante ed efficace.
Suggerisco però qualche personalizzazione della ricetta, diminuire lo zucchero e i tempi di infusione (queste variazioni compaiono già nella ricetta sottostante).
Parlava di 40 giorni di infusione, a mio parere sono troppi per un'estrazione da foglia, che tende  a diventare marrone e a seccarsi per effetto dell'alcol  rilasciando anche sapori e aromi non ottimali.
Lo zucchero era eccessivo (500g) ... non amo i liquori zuccherini...soprattutto se devono essere digestivi.

Ma ora passiamo alla mia ricetta ....e se vi avanza un poco di basilico nel vostro orto provatela!
Un digestivo in più fa sempre comodo!

Ingredienti

50 foglie di basilico

500g di alcol a 90°

Sciroppo

300g di zucchero

500ml di acqua


Selezionare le migliori foglie di basilico, quelle belle grandi ... per capirci, metterle in un vaso a chiusura ermetica e aggiungere l'alcol.

Lasciare in infusione per 4-5 giorni al buio.

Filtrare e aggiungere lo sciroppo, preparato con acqua e zucchero nelle dosi sopraindicate: sciogliere lo zucchero in acqua scaldando leggermente, in modo da sciogliere tutto lo zucchero.

Lasciare raffreddare prima di aggiungerlo.

Attendere una settimana prima di assaggiare.


Ed ora vediamo un po' nelle altre regioni:

Piemonte: Timballo di verdure grigliate al profumo di menta di Pancalieri  del blog Alterkitchen

Friuli-Venezia Giulia: Gnocchi di rape rosse del blog Il piccolo Artusi

Lombardia: Frittata di erbe fini di Gualtiero Marchesi del blog La Kucina di Kiara

Emilia Romagna:Liquore al basilico  qui

Liguria: Torta di zucchine al profumo di maggiorana  del blog Un'arbanella di basilico

Toscana: Acciughe sotto pesto del blog Acquacotta e fantasia

Umbria: Bocconcini di maiale al serpollo del blog 2 amiche in cucina

Puglia: Focaccia con patate e rosmarino del blog Breakfast da Donaflor

Calabria: L'origano selvatico calabrese del blog Il mondo di Rina

Sardegna: Su Pistu..." Fregau " del blog Dolci tentazioni d'autore

lunedì 14 settembre 2015

Peperoni gratinati


Buon lunedì,
anche oggi la rubrica Light and Tasty avrebbe intenzione di pubblicare qualche ricetta sana e gustosa, ideale per chi vuole rimettersi in forma, speriamo di riuscire nell'intento!
L'argomento chiave sono i peperoni, prodotti di stagione, saporiti e profumati.
Inoltre presentano una notevole quantità di vitamina C, a crudo supera gli agrumi, e di svariati antiossidanti.
E' ricco di betacarotene, soprattutto i peperoni rossi contiene anche varie vitamine del gruppo B.
Inoltre sali minerali,  acqua, fibra e le poche calorie li rendono consigliati nelle diete ipocaloriche.
Unico neo è che non tutti riescono a digerirli e per questo consiglio di pelarli (cioè di togliere la pellicina esterna).
Infatti è proprio quella che li rende indigesti, quindi si consiglia di passarli nel forno a 200°C per 15-20 minuti con grill acceso, metterli poi in un sacchetto di carta (quello del pane, per intenderci), in modo che raffreddandosi la pellicina si rialzi e si riesca meglio nell'operazione di pelatura.
Ma ora passiamo alla mia ricetta, che è semplicissima da preparare, ottima come contorno ricco, ideale come antipastino sfizioso, ma pure come piatto unico per chi è a dieta... leggete un po'



Ingredienti per 4 persone

2 peperoni
4 cucchiai di pane grattugiato
2 acciughe sottolio
4 pomodori secchi sottolio
1 cucchiaio di capperi salati
1 cucchiaio di origano essiccato
2 cucchiaini di olio evo
1 pizzico di sale



Bagnare con un cucchiaio di acqua il fondo di una pirofila.

Lavare e mondare i peperoni, tagliarli a falde.

Salarli pochissimo all'interno, proprio qualche granello di sale.

Preparare la farcia: in una ciotola mettere il pane, le acciughe tritate fini, l'origano, i pomodori secchi tagliati a piccoli pezzi.

Dissalare i capperi con abbondante acqua corrente, tritare e inserire nella farcia.

Aggiustare di sale e mettere l'olio, mescolare molto bene con un cucchiaio in modo da rendere omogeneo il ripieno.

Posizionare la farcia nelle falde dei peperoni, premendo un poco con il dorso del cucchiaio.

Infornare a forno caldo a 180°C per circa 20-25 minuti (funzione ventilato con grill).

Servire tiepidi.


...ed ora andiamo  a curiosare nelle cucine delle altre foodblogger...

Peperoni saltati al parmigiano di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Peperoni con pesto e mozzarella di bufala di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Insalata di peperoni con pollo e olive di Consuelo del blog I biscotti della zia

Pane con i peperoni  di Daniela del blog Mani in pasta quanto basta

Peperonata con melanzane non fritta di Tania del blog Cucina che ti passa

domenica 13 settembre 2015

La torta ciosota per Quanti modi di fare e rifare




Oggi  noi della rubrica Quanti modi di fare e rifare, siamo nella cucina di Terry, una simpatica ragazza di Venezia, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente e con la quale ho passato una giornata indimenticabile... che dici Terry bissiamo?
A parte questo, ero curiosa di preparare questa sua specialità, una torta dolce con all'interno il radicchio..non vi sembra strano?
Ebbene vi assicuro che è fantastica, profumatissima, morbida, deliziosa...promossa a pieni voti!
Dimenticavo di dire che è una torta tipica della zona di Chioggia, infatti si utilizza il radicchio di Chioggia igp, e ciosota significa proprio di Chioggia... non ci resta che assaggiarla..


Ingredienti
150 g di burro
150 g di zucchero
5 uova
1/2 bacca di vaniglia
100 g di farina 00
1 bustina di lievito per torte
150 g di carote grattugiate
200 g di radicchio di Chioggia tritato finemente
150 g di nocciole in farina
70 g di biscotti secchi (io novellini)
zucchero a velo per guarnire





Prendere le uova, separare i tuorli dagli albumi , montare questi ultimi a neve ferma.

Montare i tuorli con lo zucchero fino a renderlo ben chiaro e spumoso, unire il burro morbido.

Aggiungere i semi di vaniglia, la farina di nocciole, i biscotti sbriciolati, le carote, il radicchio con l'aiuto di un leccapentola.

Setacciare la farina con il lievito, e aggiungere all'impasto.

Per ultimo incorporare delicatamente gli albumi montati al composto, mescolando dal basso verso l’alto.

Versare il composto in uno stampo a cerniera da 24 cm e infornare a 180° per circa 40 minuti, facendo la prova dello stecchino per controllare che il centro sia ben asciutto.

Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo.


Con questa ricetta partecipo a  Quanti modi di fare e rifare, e il prossimo mese ci troveremo di nuovo da Maria Giovanna per preparare il Pilzgrostl !!!!




martedì 8 settembre 2015

Ravioli al tuorlo fondente con burro e pistacchi


"IMMAGINA E SORPRENDI"così è stata denominata questa ricetta per la partecipazione a Expo 2015.
Infatti con qualche settimana di ritardo scrivo e fotografo, con i vari passaggi, il piatto che ho realizzato in Piazzetta Piacenza il 19 agosto scorso.
L'ho provato tante volte, non è una preparazione semplice, è importante la dimensione delle uova, i tempi di cottura, lo spessore della pasta, la chiusura del raviolo, ogni particolare deve essere curato altrimenti rischia di non  essere all'altezza.
Il tuorlo deve raggiungere i 60°C per la salubrità del prodotto, ma per pochissimi secondi altrimenti tende  a rapprendersi e a rassodare e questo proprio non lo vogliamo, per evitare questo è importante fare attenzione alle dimensioni del tuorlo e i tempi di cottura.
Attenzione a togliere l'aria all'interno del raviolo durante la chiusura, altrimenti in cottura tenderebbe ad aprirsi. L'uso della carta forno e del mestolo forato per la cottura è per salvaguardare il raviolo, opera molto delicata, durante la cottura.
Se tutti questi passaggi saranno curati, sono sicura che vi verrà benissimo e che anche il sapore vi strabilierà!

Ho visto l'idea del tuorlo fondente in tv e so che è una ricetta di un famoso chef  della mia regione.
Era da tanto che volevo provarlo, e per Expo ho ideato questi abbinamenti e messo a punto la mia ricetta, vi consiglio di provarlo e di assaggiarlo, è particolare e molto gustoso.



Ingredienti per 4 persone

Pasta
200g di farina 00
2 uova
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale

Ripieno
4 tuorli d'uovo (medie)
100g di ricotta
20g di Grana Padano
pepe

Condimento:
50g di burro
30g di pistacchi tritati


Fare  la fontana con la farina, inserire le uova, un pizzico di sale e l'olio, mescolare le uova all'interno con una forchetta  e poi iniziare a raccogliere la farina dall'interno e  impastare a mano (se fosse troppo secca unire un cucchiaio di acqua).

Continuare l'impasto con i palmi aperti per una decina di minuti fino a quando la pasta schiocca!

Fra riposare per trenta minuti a temperatura ambiente avvolto da pellicola per alimenti.

Con la macchinetta oppure con il mattarello, fare la sfoglia.

Posizionare il tagliapasta sulla sfoglia in modo da avere idea della dimensione, all'interno disporre  la ricotta ad anello e inserire il tuorlo d'uovo.

Condire con qualche scaglia di formaggio e pepe nero.

Ricoprire con un'altra sfoglia e chiudere con il taglia pasta dopo aver fatto uscire l'aria presente all'interno.

Tagliare tanti quadratini di carta forno e posizionare ogni raviolo su di un quadrato (metodo utile per evitare che durante la cottura si attacchi al mestolo forato).

 Far bollire 2 litri di acqua salata.  Cuocere per 2 minuti ogni raviolo con l'aiuto del mestolo in modo da proteggerlo dalle bolle.

Condire con burro fuso e cospargere con pistacchi tritati prima di servire.