venerdì 19 maggio 2017

Schita dolce e salata


Quest’anno il Giro d’Italia, la competizione sportiva ciclistica più famosa del nostro Paese, compie 100 anni.
AIFB non voleva mancare a questo appuntamento importante per l'Italia e lo sport in generale e ci ha chiesto di partecipare virtualmente al Giro proponendo piatti della tradizione tipici dei luoghi in cui la carovana passa.
Siamo circa  a metà della manifestazione e oggi i ciclisti passeranno a 100m da casa mia, è la 19 esima tappa: Reggio Emilia -Tortona, passando lungo la via Emilia, attraversando Parma, Piacenza, Voghera.
Mi sarebbe piaciuto per l'occasione proporre un piatto emiliano, qui dove le ricette della mia regione sono sempre "di casa", ma poi ho pensato a questo evento come momento di crescita personale.
Mi sono interessata ed informata sulle ricette tipiche dell'Oltrepò pavese, e così che ho scelto: la schita, una frittella dolce o salata tipica della zona di Casteggio.
E' molto sfiziosa, una specie di crespella croccante e sottile, che si può condire con zucchero o miele, oppure servire con i salumi tipici della zona.
La schita affonda le sue radici nell'Oltrepo pavese da epoca antichissima quando i contadini iniziavano la giornata lavorativa con questa sottile focaccina fritta nello strutto.
Un alimento povero (farina e acqua), dalla preparazione  veloce e molto sostanziosa.
La pastella con cui si prepara viene chiamata colla, infatti ricorda la preparazione della colla utilizzata per le bambole di cartapesta, infatti S. Giuletta, un paesino dei dintorni era rinomato per questa sua produzione.
Fortunago (Pv)
Esiste anche una sagra dedicata a questo piatto, organizzata dalla  pro loco di Fortunago la "sagra del 'schita".  Fortunago è un paesino arroccato sopra Casteggio, sulle colline che dividono le valli della Coppa e dell'Ardivestra, fa parte del club de "I borghi più belli d'Italia" (un'associazione privata che promuove i piccoli centri abitati italiani che decidono di associarsi ad essa con una qualifica di "spiccato interesse storico e artistico").

Ma passiamo alla ricetta, che domani troverà posto sui social co questi Hashtag ufficiali: #aifb #Giro100 #Giroditalia #grantourditalia



Ingredienti per 6 schite

150g di farina,
300ml di acqua.
1 cucchiaio di succo di limone ,
2 cucchiai di strutto o olio per friggere,
1 pizzico di sale fino,
1 uovo (facoltativo).

Mettere in una terrina farina, sale, uovo e succo di limone: mescolare con la forchetta e aggiungere a poco a poco l'acqua fredda, regolando la quantità in modo che la pastella risulti morbida, se si dovessero formare dei grumi si consiglia di frullare per 10-15 secondi il composto.

In un tegame antiaderente scaldare lo strutto o in alternativa l'olio e calare poche cucchiaiate di impasto, pareggiandolo con un cucchiaio.

La schita deve risultare il più sottile possibile.

Friggere da entrambi le parti per qualche minuti, passarla su carta assorbente per farla asciugare e procedere con la cottura del resto dell'impasto.

Servire ben calde.





Se vengono servite dolci è possibile spolverizzarle con un poco di zucchero semolato o un cucchiaino di miele.
Altra possibilità, visto che l'impasto ha un gusto neutro, è servirle con i salumi, consiglio personale il Salame di Varzi Dop, una vera chicca di questa zona.

7 commenti:

  1. Passato anche sotto casa mia e mi sono vista tutto il passaggio delle bici.
    Sai che non conoscevo questa frittella? Mi piace in entrambe le versioni :)
    Bravissima.

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  2. Non conoscevo questa ricetta e non sai che curiosità di assaggiarla :-P

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  3. Bella la storia di questa frittella, nella sua semplicità la vedo molto gustosa!

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  4. Ma lo sai che io vivo proprio a casteggio! Non vado pazza per la schitta ma fa piacere ogni tanto mangiarla... e sopratutto adoro Fortunago... ad inizio primavera andiamo sempre a fare due passi! A presto LA

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    1. Fortunago è davvero un bel borgo l'ho visitato qualche anno fa, tenuto benissimo e con una vista sulle colline mozzafiato!

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  5. Una vecchia parente di Lungavilla mi diceva che si metteva solo il bianco dell'uovo, ne sai qualcosa?

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    1. e perchè no... queste ricette della tradizione ogni famiglia ha la sua variante, sicuramente l'albume montato la rende più alta e croccante, visto la presenza delle proteine :)

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